È il giorno in cui il mosaico si ricompone, la squadra si ritrova, il gruppo si completa. La rappresentanza haitiana si unisce a quella italiana ed a coloro che in Italia sono giunti, appositamente, dal mondo, per offrire il proprio supporto.
A riassumerla in una parola, questa giornata di studio e di svago, di curiosità e stupore per le prime antiche meraviglie italiane visitate, di condivisione del riposo e del cibo, basterebbe un avverbio: “insieme”.
Insieme, a perfezionare i brani delle performance previste nei prossimi eventi, insieme (lo staff e gli amici volontari ABF) a discutere di progetti complessi, a trattare materie delicate e importanti, e parimenti a fare le cose più semplici e necessarie, come imbustare centinaia di fer forgé, manufatti d’arte artigiana realizzati con lamiere riciclate (tanto semplici quanto belle ed intrise di solari accezioni simboliche) che saranno distribuiti a Lajatico, nel corso del Teatro del Silenzio, a fronte d’una piccola donazione.
La struttura che funge da quartier generale è a pochi passi dal mare, circondata da un grande giardino e ombreggiata da una pineta. Ai piani superiori, le camere, dove i bimbi hanno cercato di capitalizzare la notte dormendo, nonostante l’insidia del cambio di fuso orario; al piano terra, un ampio spazio per le prove musicali, un patio, il bar, la sala da pranzo e quella dedicata alla sartoria, dove svettano le divise da concerto.
La famiglia Bocelli è venuta a festeggiare le sessanta giovani voci e il personale haitiano che le accompagna: Virginia è coccolata ed amorevolmente strapazzata da questa folta compagine di sorelle e fratelli maggiori… Certo inattesa, s’aggiunge alla comitiva una bizzarra spettatrice a due zampe: una gallina – la nuova piccola amica di Virginia – che di nome fa Pavoncina e che si lascia accarezzare, divenendo fatalmente l’attrazione del coro, in chiusura di prova.
Dopo pranzo, il tempo del riposo per i coristi corrisponde, per gli adulti, a quello – altrettanto prezioso – della pianificazione ma anche della conversazione. Così, possiamo approfondire la conoscenza di Rhona e Olympia, da oltre vent’anni make-up artist di Giorgio Armani negli Stati Uniti. Da Miami, sono volate in Toscana per dare il loro contributo, per regalare la loro alta professionalità ai nostri piccoli artisti.
«Nel corso di un evento di fundraising oltreoceano destinato ad ABF – spiegano Rhona e Olympia – siamo rimaste letteralmente abbagliate dal calore, dall’intensità della solidarietà che questo progetto era riuscito a muovere. Dato che siamo convinte sia fondamentale, nel viaggio della vita, essere sempre pronti a restituire il bene che si è ricevuto, abbiamo preso a cuore l’iniziativa e siamo venute in Italia, per dare il nostro contributo. L’incontro con i bimbi è stato pura gioia: la gioia che leggevamo nei loro occhi era la medesima che provavamo… Un motivo in più per avere la certezza che eravamo (e che siamo) nel posto giusto… E che questo è solo l’inizio di un lungo viaggio di affettuosa conoscenza reciproca, con ABF e con Haiti».
Nel pomeriggio, dopo pochi minuti di pullman, ecco – pronta come sempre a stupire, con la sua torre pendente – l’eclatante, esotica, misteriosa, studentesca, poetica, spavalda città di Pisa, col suo scenografico Campo dei Miracoli indicato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e con, appunto, la sua Torre sghemba: quel campanile costruito tra il dodicesimo e quattordicesimo secolo (inclinato a causa di un cedimento del terreno già in fase di costruzione) che è annoverato tra le sette meraviglie del mondo moderno, accanto alla Muraglia Cinese e al Taj Mahal indiano.
Il rettangolo magico, melting pot d’innumerevoli predatori di scatti fotografici amatoriali, oggi sommava, al verde del prato e al colore lattiginoso del marmo, il blu scuro delle divise ABF e la luce bianca dei sorrisi e degli occhi spalancati all’insù di coloro che le indossano.
Grazie alla sensibilità e alla gentilezza dell’Opera Primaziale pisana, è stata resa possibile una visita indimenticabile ed esclusiva della piazza dei suoi monumenti. Così, i nostri coristi sono stati guidati alla scoperta dei tesori poggiati, a tredici chilometri dal mare, sull’immenso prato dell’antica Repubblica Marinara: come l’ideale avverarsi d’un sogno architettonico, ecco il Battistero con la sua stratificazione stilistica tra romanico e gotico (dove, in via del tutto eccezionale, il coro ha potuto intonare un canone – “Jubilate Deo” – che ha cavalcato le onde generose di un’acustica eccezionalmente ricca), e poi il Duomo col suo tesoro di dipinti (anche di Andrea del Sarto e del Beccafumi) e meraviglie scultoree, come il pulpito marmoreo trecentesco di Giovanni Pisano.
Prima di chiudere la giornata in pizzeria, a stimolare l’appetito ci hanno pensato i trecento scalini necessari per scalare quel trionfo della curvatura: cinquantasei metri d’altezza per quindicimila tonnellate di peso e oltre due metri e mezzo di pendenza, per la torre più nota al mondo, alla cui cima si guadagna la bellezza e la vertigine di un panorama indimenticabile.
Ma ugualmente indimenticabile, anzi in cima alle emozioni della giornata, la suggestione di quelle sessanta voci, che si sono alzate in una preghiera polifonica nel Battistero di San Giovanni, scalandone la cupola e benedicendo un luogo benedetto… Metafora perfetta di un incontro d’amore, d’un avverbio – “insieme” – che vibrava mescolando, armonizzando il respiro di tante giovani vite, avanguardia del futuro dell’isola caraibica, e l’arte e la storia italiana, ed un sogno marmoreo (di fede e bellezza) concepito nove secoli fa.
Voices of Haiti en Italie 2017 – Jour 1
Le jour ou tout commence a prendre forme, la grande equipe se complete et l’union de la famille haitienne a celle italiane s’acheve.
Pour resume en un mot cette journee pleine d’emotions,de partage, de defoulement,de partage,il suffirait l’adverbe: ”ENSEMBLE”.
Ensemble la mise au point et perfections des morceaux pour les performances, ensemble le staff ABF partagent leurs idées,projects,mais surtout l’emballage des “fer forgés”( projets artisanals fait a la main avec le fer recicler, qui seront exposés au théâtre del Silencio afin de récolter des fonds.
L’immeuble se trouve au bord de la mer et dispose d’une grande cour intérieure, à l’étage inférieur nous avons une grande salle à manger, nous avons aussi une salle pour la répétition musicale et encore une dernière dediee au fitting., et enfint à l’étage supérieur nous avons les chambres.
Hier nous avons reçu la visite de la famille Bocelli madame Véronica et sa petite-fille Virginia nous avons tous ensemble passé une agréable journée mais aussi à notre grande surprise nous avons un client nouveau membre de la famille un nouveau membre à deux pieds ou plutôt à 2 pattes c’est une poule et bien oui qui se nomme: ”pavoncina”.
Apres le dejeuner tous ensembles et quelques heures dedi repos nous sommes tous parris pour visite Pisa, la cathedrale ,le battistiare, et la tour de Pise.un mommet tres fabuleux et tres amusant que nous avons bien apprecier, mais surtout inoubliable la monter des trois-cents marches pour atteindre le sommet de la tour de Pise.
Suite a cet apres midi riche enche emotions, nous mou sommes tous diriger vers le retaurant pour nous deguster une pizza ,c’est bien le cas de lela faire on est en Italie quand meme.