
La musica é quella luce che abbiamo nell’anima che fa si che i nostri sensi siano in perfetta sintonia con la natura e che ci rende vivi ogni volta che pensiamo alla nostra esistenza in questo mondo. La musica sveglia i nostri sensi e ci permette di sviluppare pensieri e le nostre capacità nel modo migliore. Questo è il motivo per cui ABF la sta introducendo nelle 30 scuole della Fondazione St. Luc per permettere agli studenti di crescere in armonia e di avere l’opportunità di esibirsi e di avvicinarsi al mondo dell’arte e della cultura. Inoltre tutti gli studenti provengono da un contesto economico e sociale povero e, attraverso la musica, riescono a trovare un modo per consolidare logiche di disciplina, di cooperazione e riescono ad affrancarsi per un attimo dalla morsa della povertà. La musica diventa quindi un ulteriore modo per consentire lo sviluppo sociale ed intellettuale non solo del singolo ma di tutta la comunità.
Attraverso la musica e la bellezza che la musica esprime, c’è la volontà di concentrare nuovamente l’interesse internazionale sulle condizioni di Haiti, celebrando la forza dei suoi colori e della sua popolazione.

di Andrea Bocelli
EDUCARE AL TALENTO
Educare al talento, in contesti complessi, laddove urgenze legate alla sussistenza parrebbero indicare ben altre priorità, è una sfida coraggiosa e tanto più necessaria in quanto apparentemente accessoria.
L’idea di farsi terreno fertile e favorire lo sbocciare delle potenzialità di ciascuno, è uno dei cardini della mission ABF. La volontà di essere madre terra, fosse anche un appezzamento grande quanto un palmo di mano, ma che accolga e accompagni, che offra gli strumenti per scoprire il seme del talento (perché ciascuno ne possiede, e più d’uno), che ne favorisca poi la piena espressione, che ne sostenga la fioritura, è alla base della nostra attività ad Haiti e motiva quotidianamente il lavoro della “Andrea Bocelli Foundation” in collaborazione con il partner locale “Fondation St. Luc”.
Insieme, sull’isola caraibica assicuriamo educazione, cibo ed assistenza sanitaria a migliaia di bambini. Portiamo acqua e luce in comunità remote e indigenti, ma anche assistenza medica, consultazione e screening periodico su HIV, aule di informatica, pannelli solari, biblioteche…
Cerchiamo, in una parola, di dare concretezza a ciò in cui crediamo. Esprimiamo, agendo, il nostro approccio etico e dunque i valori dell’accoglienza e della responsabilizzazione, prendendoci cura delle singole persone e delle comunità, dando l’opportunità a ciascuno di raccontare, attraverso la propria esistenza, la migliore storia possibile.
Perché un coro
Tutto ha voce, tutto canta. Da Pitagora a Sant’Agostino, fino alle scoperte più recenti della cosmologia, tanto la filosofia quanto la scienza suggeriscono un nesso forte, entusiasmante e commovente, tra musica e realtà spirituale, tra vibrazione sonora e l’essenza più profonda della vita.
Dalle melodie segrete dei corpi celesti al battito d’ali del moscerino della frutta, il creato è metafora sonora del suo Creatore, ed ogni elemento contribuisce impercettibilmente ma fattivamente all’armonia universale che, con incommensurabile perfezione, regola la vita ed esprime un poetico, stupefacente sinonimico di Dio.
Basta provare a cantare insieme, addestrandosi all’ascolto, alla giustapposizione, alla consonanza nella somma sintonica delle diversità, che simili concetti perdano immediatamente ogni astrazione per diventare esperienza.
Basta impastare il respiro e mettere in relazione vibratile il proprio corpo con l’esterno, con il primo ingrediente che ci tiene in vita, e dar suono a questo incontro, e dar forma a quel suono, perché la magia del canto prenda vita e si propaghi, come una benedizione.
La musica è dunque voce dell’anima, la sua forza e la sua bellezza aprono la mente e sviluppano il pensiero. Seguendo il faro di tali princìpi (e considerando che l’arte e la cultura sono un diritto umano), muovendoci su un terreno in cui la nostra fondazione fisiologicamente si riconosce con particolare forza, verificando infine il prorompente impatto che hanno avuto esperienze simili, in Sudamerica, ABF ha inaugurato un nuovo progetto, ideando e realizzando, insieme a Fondation St. Luc, il coro denominato “Voices of Haiti.
Voices of Haiti
Il coro di voci bianche “Voices of Haiti” è inserito nell’ambito di “Break the barriers”, uno dei due programmi che realizza la mission della “Andrea Bocelli Foundation” e che ha come obiettivo il sostegno e la promozione di progetti che aiutino le popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo e quelle situazioni di povertà, malattie, e complesse problematiche sociali che invalidano o riducono la qualità di vita.
I coristi sono bambini e ragazzi haitiani dai 9 ai 15 anni; attraverso tale esperienza (concepita fin dal principio come realtà didattica stabile, saldamente strutturata) possono valorizzare il proprio talento grazie ad una preparazione altamente specializzata, fruendo inoltre di un bagaglio di opportunità – educative, culturali, esistenziali – potenzialmente preziose per il loro futuro.
Il coro ha già potuto impostare una propria fisionomia (anche di repertorio) attraverso un training che si rifà a standard professionali internazionali. Direttore di “Voices of Haiti” nonché responsabile artistico del progetto è Malcolm J. Merriweather, choral associate presso la Cathedral Church of St. John the Divine di New York e docente presso il Brooklyn College Conservatory (CUNY). L’organizzazione si avvale inoltre di un team di collaboratori haitiani, composto da musicisti, didatti ed amministratori.
Parte integrante del progetto, una serie d’iniziative interdisciplinari che sono puntualmente organizzate a beneficio dei giovani coristi, in occasione dei viaggi che intraprendono: in tal modo l’esperienza formativa è a largo spettro e comprende altresì un approfondimento sulla cultura, su usi e costumi dei paesi che ospitano le esibizioni.
Pura gioia
Oltre ad offrire una concreta possibilità d’incremento e sviluppo del talento musicale (opportunità di cui i giovani haitiani altrimenti potrebbero difficilmente godere), oltre a educare a una forma di respirazione controllata, i cui benefici psicofisici sono paragonabili alla pratica dello yoga, il coro – di per sé straordinaria metafora di democrazia, ad ogni latitudine – rappresenta una preziosa occasione didattica “tout court”.
Esemplifica, infatti, l’esigenza di acquisire, e mettere in pratica, quei valori fondamentali per una pacifica convivenza, oltre a favorire la presa di coscienza della necessità dell’impegno del singolo nei confronti della comunità.
Ciascuno diventa elemento costitutivo di uno strumento musicale di più vaste proporzioni; ogni voce contribuisce alla bellezza del risultato, ogni mente impara a comprendere le difficoltà insite nel far musica con gli altri. E nel comprendere, fornisce il proprio attivo contributo intellettivo ed emotivo; ogni individuo impara a sentirsi parte di un organismo più grande che, nel dargli forza, ha bisogno di lui per esistere.
Per i giovani coristi, trasformare le note musicali e i ritmi in un momento espressivo, e dominare via via la polifonia, il canto a più voci, diventa un’esperienza emozionante e svelativa, al pari di imparare ad assaporare una poesia, dopo aver studiato la grammatica.
Cresciuti in un contesto di forte indigenza, assetati di bellezza, desiderosi di imparare, i giovani componenti di “Voices of Haiti”, attraverso la pratica del coro, hanno preso coscienza della disciplina, della passione, dell’amore per quello che fanno, del senso di responsabilità. Ciò che dunque riescono a trasmettere, cantando su di un palcoscenico, è pura gioia.