ABF VOICES OF HAITI IN ITALY – DAY 7

In riva al mare della Versilia i bambini ballano sulla sabbia, rincorrono il pallone, fanno capannello intorno alle magie di un prestigiatore, s’improvvisano pittori su una lunga tela bianca che attende la loro creatività. L’ultima settimana ha seguito un’agenda serrata, ha richiesto disciplina, concentrazione, sangue freddo. Grandi vetrine e grandi opportunità hanno preteso un grande sforzo, che il coro ha sostenuto con una serietà e un senso della responsabilità che sarebbe irrealistico sperare di ottenere dai coetanei delle nostre latitudini.

Adesso però, finalmente, il sollievo di vedere i bambini che fanno i bambini. Ai Bagni Faruk, il proprietario, caro amico della Fondazione e di Haiti (dove è stato in missione ABF), ha organizzato una festa che chiude in bellezza l’ultimo giorno toscano delle Voci di Haiti. Occasione per stare insieme a Virginia ea tutta la famiglia Bocelli, per svagarsi e riprendere le forze e cantare, questa volta per il puro piacere di farlo. Domani, Roma aspetta i nostri coristi, non da professionisti in erba bensì da turisti. Poi, Parigi. Mentre Andrea sarà, tra poche ore, in Polonia, per un nuovo concerto.

Nel tempo del tramonto, prima che il sole s’immerga nel mare toscano, la temperatura finalmente gradevole, l’allegro trambusto dei bimbi, il piccolo paradiso che ci ospita, mettono in pace col mondo, rinfrancano più d’una (comunque consigliabile) piena notte di sonno.

Dopo la cena, i doni di un noto imprenditore italiano, Enrico Preziosi, le foto ricordo, gli applausi, gli abbracci, la voce corale dei bambini e quella, talora screpolata dall’emozione, degli adulti.

Veronica e Andrea si godono questo piccolo spicchio di vacanza, nel piacere d’essere insieme a tante persone che gli vogliono bene, che si vogliono bene: una variopinta, gioiosa famiglia allargata.

Sophie, volontaria ABF che i bambini hanno scelto di fatto come sorella maggiore (o vice mamma) italiana, traduce per Andrea ciò che una corista adolescente le ha chiesto di dirgli: «Dì ad Andrea che quando canta mi fa venire voglia di piangere, e che quando sorride mi fa venire voglia di vivere». Parole che lasciano senza parole: Andrea ce le ripete sottovoce, sorridendo e dicendo: «Questa sera ho ricevuto uno dei complimenti più belli di tutta la vita».

Eppure, ancora ieri, ancora poche ore prima (poiché dopo il concerto, la cena di gala per la raccolta fondi ABF si è protratta fino alle cinque della mattina) Bocelli trionfava, interprete di una maratona lirica d’altissimo profilo. Ma una frase come quella della bimba del coro, scavalca ogni cosa, è emozionante quanto e forse più di quei dodicimila spettatori plaudenti.

Per le “Voices of Haiti” la giornata chiusa al “Faruk” insieme al fondatore, al presidente Stefano Aversa, al direttore generale Laura Biancalani, a tutto lo staff ABF ea tanti amici, si era aperta con un altro incontro speciale: Javier Zanetti, celeberrimo calciatore (e filantropo) argentino, amico di Andrea, idolo degli aspiranti calciatori del mondo, dei bambini (e delle loro mamme), è voluto venire a salutare il Coro ABF e la delegazione haitiana della fondazione St. Luke.

Javier è un campione tanto nel rettangolo verde quanto al di fuori dai campi di calcio. La sua fondazione (la P.U.P.I.) è – proprio come ABF –in prima linea nella lotta alla povertà ed all’emarginazione sociale: entrambe forti di princìpi comuni, nell’utilizzare, sviluppare e migliorare l’istruzione quale risposta per l’autoaffermazione di persone e comunità di appartenenza.

Raggiunge la struttura che ospita il coro senza scorta e senza fotografi, con un sorriso per tutti, adulti e bambini, pronto a firmare oltre cento autografi, ad incontrare i suoi fan haitiani, ad ascoltarne il canto, a giocare con loro a pallone, a rispondere alle loro domande (la prima delle quali è naturalmente: come si fa a diventare un campione. E lui: «tanta passione, tanto allenamento e seguire caparbiamente quel sogno che inseguivo, quando avevo la vostra età»).

Anche lui, ieri sera, era al teatro del Silenzio: «Un’esperienza emozionante: era tanto che volevo parteciparvi finalmente ho potuto godere questo evento così seguito e così coinvolgente». Nel maggio scorso, una prima sinergia tra le fondazioni di Zanetti e Bocelli avevano dato vita ad una serata di beneficenza (riproposta in TV) nel teatro all’aperto dell’Expo di Milano… «La musica e lo sport possono essere un motore straordinario, possono veicolare valori e aiutare il prossimo, soprattutto i bambini. Abbiamo progetti comuni, faremo sicuramente altre cose belle, insieme, perché con Andrea, al di là della grande stima che nutro per lui, condividiamo gli stessi valori».

Nel pomeriggio, in programma, la visita a Lucca, città natale del compositore d’opera più amato nel mondo: è cresciuto qui, infatti, da una stirpe di musicisti lucchesi, ed è il padre di Manon Lescaut, La Bohème, Madama Butterfly, Tosca, Turandot… Giacomo Puccini (1858 – 1924) nasce nel centro storico cittadino, al n. 9 di corte San Lorenzo. Qui viene battezzato (nella chiesa dei Santi Giovanni e Reparata), qui esordisce, diciannovenne, come compositore. Da ragazzo suona l’organo nella Cattedrale di San Martino, mentre nel 1878si esibisce al teatro del Giglio come pianista accompagnatore.

Ed è proprio nello storico gioiello del Teatro del Giglio che il coro è atteso per una sessione di registrazione, accolto dal direttore artistico, il compositore e regista Aldo Tarabella. Il quale si è detto interessato tanto ad accogliere un concerto delle Voices of Haiti quanto di poter scrivere una nuova composizione appositamente per loro.

Terminato l’impegno, nuovamente sul pullman fino in riviera, per la festa e per i saluti, mentre sul web e nei giornali si moltiplicano le foto del coro al Teatro del Silenzio, tanto che, camminando per strada, i nostri bambini vengono riconosciuti e salutati, in un contagio di affetto e di festa.

Voices of Haiti en Italie 2017 – Jour 7

Au bord de la mer en Versilia, les enfants dansent sur la plage, ils courent après le ballon et se rassemblent autour de la magie d’un magicien; ils s’improvisent peintres sur une longue toile blanche qui est la en attendant que leur créativité s’épanouit. La semaine dernière a vu un programme serré, qui avait besoin de discipline, concentration, sang froid. Ces grandes opportunités ont exigé un grand effort, que le chœur a soutenu au sérieux et avec un sens de la responsabilité qui serait irréaliste d’espérer obtenir de leurs pairs à nos latitudes.

Mais maintenant, enfin, le soulagement de voir des enfants qui sont des enfants. Aux Bagni Faruk, le propriétaire, cher ami de la Fondation et d’Haïti (où il était en mission ABF), a organisé une fête qui termine joyeusement le dernier jour en Toscane des Voix d’Haïti. C’est l’occasion d’être ensemble à Virginie et à toute la famille Bocelli, pour se détendre, et retrouver sa force et chanter, cette fois seulement pour le plaisir de le faire. Demain, Rome attend nos choristes, pas comme des professionnels, mais comme des touristes. Puis, Paris. Alors qu’Andrea sera, en quelques heures, en Pologne, pour un nouveau concert.

Au moment du coucher du soleil, avant que le soleil toscan s’immergea dans la mer, la température devenue enfin agréable, l’agitation joyeuse des enfants, le petit paradis qui nous abrite, mettent les esprits en paix, plus d’une pleine nuit (quand même conseillée) de sommeil.

Après le dîner, les cadeaux d’un célèbre entrepreneur italien, Enrico Preziosi, photos souvenir, les applaudissements, les câlins, la voix du chœur des enfants et, celle, parfois fissurée avec émotion, des adultes.

Veronica et Andrea profitent de cette petite tranche de vacance, avec le plaisir d’être ensemble à beaucoup de gens qui les aiment et qui s’aiment: une famille élargie, colorée, joyeuse.
Sophie, volontaire ABF, qui les enfants ont choisi, en fait, comme leur grande sœur (ou vice-mère italienne), traduit pour Andrea ce qu’une choriste adolescente lui a demandé de lui dire: « Dis à Andrea que quand’ il chante, il me donne envie de pleurer, et quand’ il sourit, il me donne envie de vivre». Des mots qui laissent sans voix: c’est Andrea qui nous les a répétés, doucement, en souriant, et en disant: « Ce soir, je reçu un des plus grands compliments de toute ma vie.»

 Pourtant, hier encore, encore quelques heures avant (car après le concert, le dîner de gala pour récolter des fonds ABF a duré jusqu’à cinq heures du matin) triomphait Bocelli, l’interprète d’un marathon d’Opéra de haut niveau. Mais une phrase comme celle de cette fille du chœur, grimpe sur tout, et c’est aussi excitante que, et peut-être plus, que ces douze mille spectateurs qui l’ont applaudi.

Pour les « Voix d’Haïti » cette journée qui c’est terminée au « Faruk », avec le fondateur, avec le président Stefano Aversa, le directeur général Laura Biancalani, et avec tout le personnel ABF et de nombreux amis, avait été commencée par une autre réunion spéciale: Javier Zanetti, célèbre footballeur (et philanthrope) argentin, un ami d’Andrea, idole de footballeurs en herbe dans le monde, des enfants (et de leurs mères), voulait venir saluer la chorale ABF et la délégation haïtienne de la fondation Saint-Luc.

Javier est un champion à la fois dans le rectangle vert comme en dehors des champs de  football. Sa fondation (la P.U.P.I.) est – comme ABF – à l’avant-garde dans la lutte contre la pauvreté et l’exclusion sociale, les deux Fondations ont des solides principes en commun, et utilisent, développent et améliorent l’éducation comme réponse pour aider l’affirmation des personnes et des communautés d’appartenance.

Il a rejoint la structure qui abrite le chœur sans escorte et sans photographes, avec un sourire pour tout le monde, les adultes et les enfants, prêt à signer plus d’une centaine d’autographes, pour rencontrer ses fans haïtiens, prêt à écouter leur chansons, jouer avec eux au football, à répondre à leurs questions (dont la première est bien sûr, comment peut-on devenir un champion). Et lui, il a répondu: «tant de passion, tant d’entrainement, en poursuivant toujours avec ténacité, ce rêve, que moi-même, j’avais quand j’avais votre âge».

Lui aussi, hier soir, a été au Teatro del Silenzio: « Une expérience passionnante: il était tellement que je voulais participer, et enfin j’ai pu profiter de cet événement ainsi suivi et engageant». En mai dernier, une première synergie entre les fondations Zanetti et Bocelli avait donné naissance à un événement de charité (transmis âpres à la télévision) à l’Expo théâtre en plein air à Milan…«La musique et le sport peuvent être un moteur extraordinaire, ils peuvent transmettre des valeurs et aider les autres, en particulier les enfants. Nous avons des projets communs, nous allons certainement faire des choses ensemble, car avec Andrea, à part le grand respect que j’ai pour lui, nous partageons les mêmes valeurs».

Dans l’après-midi, en programme, il y a la visite de Lucques, lieu de naissance du plus aimé compositeur d’Opéra du monde: il a grandi ici, en fait, provenant d’une famille de musiciens de Lucques, et est le père de Manon Lescaut, La Bohème, Madama Butterfly, Tosca, Turandot : c’est Giacomo Puccini (1858 – 1924), né dans le centre-ville historique, au 9 de la Cour San Lorenzo. Voici baptisé (dans l’église de Santi Giovanni e Reparata), il commence ici, à dix-neuf ans, en tant que compositeur. En tant que garçon il joue de l’orgue dans la cathédrale de Saint-Martin, alors qu’en 1878 il a joué au Teatro del Giglio comme pianiste  accompagnateur.

Et c’est dans le joyau historique du Teatro del Giglio que le chœur est attendu pour une session d’enregistrement, accueilli par le directeur artistique, compositeur et directeur Aldo Tarabella. Celui-ci, quant à lui, il a exprimé le désire d’accueillir un concert de Voix d’Haïti mais aussi d’écrire un nouveau travail, spécialement pour eux.

Après leur engagement, ils sont encore une fois sur le bus pour rejoindre la côte, pour fêter et pour les salutations, alors que sur le web et dans les journaux se multiplient les photos du chœur au Théâtre du Silence, de sorte que, marchant dans les rues, nos enfants sont reconnus et salués, avec affection et célébrations.