Il tempo dov’è che sia andato, com’è che sia già passato, siamo in tanti a chiedercelo, bambini e adulti, haitiani e italiani. “Ieri” erano arrivati da Parigi, oggi stanno per partire per Parigi, da una Roma già caldissima di prima mattina. Poi però riappare il ricordo delle tante ribalte che le piccole voci hanno salito, gli applausi, gli intoppi, le corse (quelle giocose, quelle per fare in tempo), i monumenti, i tantissimi incontri e le belle persone e tutti coloro che hanno dato il meglio di sé, intorno a questo progetto.
Il tempo, adesso, è inevitabilmente quello dei commiati: pianti ed abbracci, mentre il pullman ha già il motore acceso, e Luca Rossetti e Guglielmo Magagna (fotografo il primo, videomaker il secondo) che subiscono il dolce assedio di tante piccole braccia al collo…
Poi verso l’aerostazione, destinazione Parigi. Una città che sa come stupire il visitatore, soprattutto al primo incontro. Parigi infatti gioca sempre la sua carta più affascinante, quella della grandiosità. Roma è Roma, ma Parigi cattura l’intera delegazione haitiana, lasciandola senza respiro. La torre Eiffel, soggetto di un accesso di scatti fotografici e selfie in ogni posa, e a seguire, da Champ de Mars a Place du Trocadéro, passeggiando inoltre lungo la Senna, godendosi la città in allegria…
La visita prosegue nuovamente sulle ruote del pullman, fino a Place de la Concorde. E nuovamente a piedi, lungo Jardin des Tuileries, passeggiando per gli Champs-Élysées e fino al Louvre, alla sua celebre piramide di vetro e acciaio, sfondo per una rumorosa ed allegra foto di gruppo. A proposito di scatti, non sono mancati in Place Vendôme e di fronte all’Opéra national de Paris. Infine, da lontano la cattedrale Notre-Dame (poiché la Île de la Cité era inaccessibile, causa lavori) e passando per “Les Invalides”, il gruppo confluisce in albergo, sfinito, in attesa di fare l’ultima cena del tour.
Una poetessa canadese ha scritto che l’unica regola del viaggio è quella di non tornare come si è partiti. Di tornare diversi. Non solo le Voices of Haiti hanno omaggiato tale precetto, ma anche – crediamo – chi ha viaggiato con loro fisicamente e chi lo ha fatto anche solo ascoltandone il canto.
Jubilate Deo: resta nelle orecchie quel canone che i nostri ragazzi hanno intonato nel Battistero di Pisa, ma anche davanti alla Torre pendente, e a Roma, e sulle colline di Lajatico, dove anche Andrea è cresciuto, cantando. L’espressione latina è parente di quella, senza musica eppure musicale ugualmente, che in queste ore rimbalza nel cuore dei soggetti coinvolti. Un lemma – “grazie” – così comune eppure così fuori dal comune… Il prossimo periodo quindi non sarà un mero elenco, nonostante ne abbia l’aspetto. Saranno, semmai, mazzi di fiori nascosti tra le lettere: l’abbraccio sincero, da parte della fondazione, a tutti coloro che ne sono stati protagonisti (e che – come dice il fondatore – idealmente dovrebbero chiamare ABF con le iniziali del proprio nome).
Grazie, dunque, in perfetto ordine sparso, a Monsignor Alfred Xuereb, alla Prefettura Vaticana, alla direzione dei Musei Vaticani, per aver regalato un’esperienza indimenticabile, iniziata mercoledì scorso con la possibilità di cantare per il Santo Padre, standogli vicino durante l’intera udienza generale. Grazie all’Opera Primaziale Pisana e al Comune di Firenze per il privilegio di visite che rimarranno nella memoria di tutti.
Grazie a Sandro Veronesi ed al Gruppo Calzedonia, allo staff del GipiDuePisa Hostel, a Dsquared2, D’Acquasparta, Fondazione Stelios, Bob Book e la sua famiglia, Richard Azar e la sua famiglia, alla Famiglia Illy, alla Famiglia Bartalini, ad Oscar Scirè, a Wast Recycling, Blackfin, a Pizzardi Editori e ai suoi amici cucciolotti; grazie alla Fondazione Zeffirelli, al Comune di Firenze, all’Associazione Teatro del Silenzio, alla Banca di Lajatico, a tutti gli amici della City Sound, al Mercatone della calzatura, ad Enrico Preziosi e la sua famiglia, a Massimo Borrelli e tutti al “Faruk”, al teatro la Pergola, al teatro del Giglio. Grazie a i meravigliosi volontari ABF, ai team ABF e Saint Luc, a Stefano, Regine e Lorenzo Aversa, a Gerald Beaubrun, ai maestri preparatori del coro Wenson Delice e Johanne Francois, al Maestro Carlo Bernini, a Sophie Aversa, Anna Giulia Mannucci, Vasthie Pierre, Massimo Nebuloni, Alex Monti, Nicoletta Calderoni, Luca Casini, Stefano Scozzese, Rossana Dian, Sara Formicola, Emeline Michel, Luca Rossetti, Guglielmo Magagna e tutti alla Run Multimedia, Lorenzo Montanelli, Andrea Taglia e Francesco La Camera.
Grazie alla Commissione del Progetto Voices of Haiti. I componenti, direttori di scuola e insegnanti sono stati ogni momento accanto ai bambini prendendosi cura di loro ogni momento.
Grazie a tutte le persone che hanno sostenuto e incoraggiato questa avventura, a chi abbiamo incrociato e ci ha sorriso, a chi ha applaudito i bambini ed a chi, leggendone qui la cronaca, ci ha seguiti col cuore.
Soprattutto, grazie ad Andrea, Veronica, Matteo, Amos e Virginia.
Laura Biancalani è portavoce istituzionale di questa lunga sequenza. Laura è la mamma europea di tanti bambini nel mondo, questi che si sono imbarcati da poco sul volo per Port-au-Prince, così come gli oltre 2500 che grazie alle strutture didattiche ABF – insieme al partner locale Santi Luc – nell’isola stanno studiando e crescendo, così come di tanti altri bambini nel mondo che presto saranno coinvolti nei progetti della fondazione intitolata a Bocelli.
Laura, iersera, ai coristi ed agli accompagnatori haitiani, ha voluto ribadire quel messaggio che può stare dentro una parola e che le comprende tutte: “insieme”: «Solamente insieme, solamente spingendo tutti nella stessa direzione, si possono avverare i sogni, anche quando sembrano impossibili da realizzare. Credo che sia la lezione più grande da lasciare a questi bambini».
E noi lo recepiamo, pronti, insieme, a rimboccarci le maniche ed a ripartire.
Giorgio De Martino
Voices of Haiti en Italie 2017 – Jour 10-11
Le temps où est- il -allé, comme c’est déjà passé, nous sommes beaucoup qui se le demandent, les enfants et les adultes, haïtiens et italiens. « Hier » ils étaient arrivés de Paris, maintenant ils sont sur le point de partir pour Paris, en laissant Rome, où il faisait déjà chaud le matin. Mais on se rappelle de nombreuses performances des petites voix, des applaudissements, les problèmes, les courses (celles ludiques, et celles pour être à temps), les monuments, les nombreuses réunions et les belles personnes et tous ceux qui ont donné le meilleur d’eux-mêmes, autour de ce projet.
Maintenant c’est le temps des adieux et des larmes, tandis que le bus a déjà le moteur en marche, et Luca Rossetti e Guglielmo Magagna (photographe et videomaker) connaissent la joie d’avoir de nombreux petits bras à leur cou.
Puis, vers le terminal de l’aéroport, à Paris. Une ville qui sait impressionner les visiteurs, en particulier lors de la première fois. Paris, joue toujours sa carte la plus fascinante, celle de sa grandeur. Rome est Rome, mais Paris saisit toute la délégation haïtienne, laissant sans souffle. La Tour Eiffel, est l’objet d’une séance photo, et selfies dans toute pose, et à suivre, le Champ de Mars, la Place du Trocadéro, ils se promènent aussi le long de la Seine, en joyeusement profitant de la ville.
La visite se poursuit à nouveau sur le bus, jusqu’à place de la Concorde. Ils marchent le long du Jardin des Tuileries, se promenant sur les Champs-Elysées, jusqu’ au Louvre, à sa célèbre pyramide de verre et acier, le fond idéal pour une bruyante et joyeuse photo de groupe. En parlant de photos, on les fait à place Vendôme, et face à l’Opéra National de Paris. Enfin, à distance, à la cathédrale de Notre-Dame (étant que l’île de la Cité était inaccessible, en raison de travaux), et en passant par « Les Invalides », le groupe se rejoint à l’hôtel, épuisé, en attendant de faire le dernier dîner du tour.
Une poète canadien a écrit que la seule règle du voyage c’est de ne pas revenir comme on était quand on a commencé. Mais revenir différent. Non seulement les voix d’Haïti ont honoré ce précepte, mais aussi – nous pensons – qui a voyagé avec eux physiquement, et qui l’a également fait, simplement en écoutant leur chansons.
Jubilate Deo: il reste dans les oreilles, ce canon que nos garçons ont chanté dans le baptistère de Pise, mais aussi en face de la Tour de Pise et à Rome, et sur les collines de Lajatico, où même Andrea a grandi en chantant. L’expression latine est un parent de celle sans musique, mais musicale aussi, que dans ces heures rebondisse au cœur des personnes impliquées. Un mot – « merci » – ainsi commun et ainsi hors de l’ordinaire … La période à venir ne sera donc pas une simple liste de noms, bien qu’il ait le look. Ils seront des bouquets de fleurs cachés parmi les lettres: l’étreinte sincère par la fondation, à tous ceux qui ont été impliqués (et que – comme dit le fondateur – devraient idéalement appeler ABF avec les initiales de leur noms).
Merci donc, (sens mettre les noms en ordre), à Mgr Alfred Xuereb, à la Préfecture du Vatican, et à la direction des Musées du Vatican, pour avoir donné une expérience inoubliable, qui a commencé mercredi dernier avec la chance de chanter pour le Saint-Père, à cote de lui, pendant toute l’audience générale.
Merci à Sandro Veronesi et au Groupe Calzedonia, au personnel de Gipi Due Pisa Hostel, à Dsquared2, D’Acquasparta, Fondation Stelios, Bob Book et sa famille, Richard Azar et sa famille, Famille Bartalini, Famille Illy, à Oscar Scirè, à Waste Recycling, à Blackfin, à Dario Pizzardi; merci à la Fondation Zeffirelli, à la municipalité de Florence, à l’ Association Teatro del Silenzio, à la Banque de Lajatico, à touts les amis de City Sound, au Mercatone della calzatura, à Enrico Preziosi et sa famille, a Massimo Borrelli et tous chez “Faruk”, au Teatro la Pergola, au Teatro del Giglio. Merci aux merveilleux bénévoles ABF, au team ABF et Saint-Luc, à Stefano Aversa, Gerald Beaubrun, aux maîtres préparatoires du choeur, à Carlo Bernini, Sophie Aversa, Anna Giulia Mannucci, Vasthie Pierre, Massimo Nebuloni, Alex Monti, Nicoletta Calderoli, Luca Casini, Stefano Scozzese, Rossana Dian, Sara Formicola, Emeline Michel, Luca Rossetti, Guglielmo Magagna, Lorenzo Montanelli, Andrea Taglia e Francesco La Camera.
Merci à la Commission des voix d’Haïti. Les membres, les directeurs et les enseignants des écoles d’Haïti ont pris soin des enfants tous les instants pendant le voyage.
Merci à tous ceux qui nous ont soutenu et encouragé cette aventure, a ceux que nous avons croisés et nous ont souri, a qui a applaudi les enfants et à ceux qui, en lisant le dossier ici, nous a suivi du cœur.
Surtout merci à Andrea, Veronica, Matteo, Amos et Virginia.
Laura Biancalani est la voix institutionnelle de cette longue séquence. Laura est la mère européenne de nombreux enfants dans le monde, ceux qui sont montés à bord du vol vers Port-au-Prince, ainsi que les plus de 2,500 qui grâce à les structures scolaires ABF – en collaboration avec les partenaires locaux Fondation St Luc – peuvent étudier et croitre ainsi que beaucoup d’autres enfants dans le monde qui sera bientôt impliqué dans les projets de la fondation qui porte le nom de Bocelli.
Laura, hier soir, aux chanteurs et à leur compagnons haïtiens, voulaient réitérer ce message qui peut rester à l’intérieur d’un mot, et qui les comprend tous : « ensemble ». ‘Seulement ensemble, seulement poussant tous dans la même direction, on peut réaliser nos rêves, même quand ils semblent impossible à réaliser. Je pense que ça c’est la plus grande leçon à laisser à ces enfants’.
Et nous, d’accord, nous sommes prêts, en nous retroussant les manches, à partir à nouveau.
Giorgio De Martino